Droga nel rione Paterno di Eboli, 37 indagati restano in cella
Terminate le udienze davanti al Tribunale del Riesame di Salerno per i presunti componenti della rete di spaccio del rione Paterno di Eboli. I giudici del collegio della Libertà (Sgroia, Cioffi e De Luca) hanno confermato le misure cautelari emesse dal gip Gerardina Romaniello per 37 dei 39 indagati. Solo due le posizioni modificate: quelle di Cosimo Maiale, 50 anni, e Alessio Corrado, 21 anni.
Maiale, difeso dall’avvocato Antonio Boffa, dopo venti giorni di detenzione in carcere, ha ottenuto la concessione degli arresti domiciliari. Corrado, rappresentato dall’avvocato Costantino Cardiello, è invece tornato in libertà, dopo essere stato inizialmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Lo scrive oggi la Città. Decisive, per entrambi, sono risultate le memorie difensive depositate dai rispettivi legali, che hanno convinto il collegio giudicante a ridimensionare la posizione dei due imputati. In particolare, i giudici del Riesame hanno ritenuto non più sussistente il vincolo associativo che aveva determinato la misura cautelare più severa, richiesta e sostenuta in udienza dai pm Di Vico e Benincasa, i quali avevano chiesto la conferma delle misure originarie (carcere per Maiale, domiciliari per Corrado).





